La necessità è di rilanciare i commercialisti Bergamo poiché l’annata 2022 segna una crescita zero, per la prima volta, degli iscritti all’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Diventa prioritario avviare un dialogo con il Legislatore, negoziando affinché vi sia finalmente anche un riconoscimento delle competenze e del ruolo strategico che i commercialisti svolgono a supporto del Paese.
Bisogna introdurre specifiche riserve e previsioni di disposizioni che per talune materie rendano gli iscritti all’albo perlomeno esenti da vincoli di frequenza di corsi.
Per ritornare a far crescere la categoria dei commercialisti Bergamo la strada preferibile non è quella di puntare sulle specializzazioni (tanto più se l’acquisizione del titolo è connesso a lunghi ed onerosi percorsi formativi).
Questa strada porterebbe di fatto ad una perdita di identità per i tanti colleghi che svolgono un ruolo di consulenza di supporto soprattutto alle micro e piccole imprese.
Nel rapporto 2023 sull’andamento dell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, redatto quest’anno dal CNDCEC e dalla FNC, si legge:
“nel corso del 2022, gli iscritti all’albo sono rimasti stabili sopra la soglia delle 120 mila unità. Gli iscritti nel registro dei praticanti sono diminuiti (-8,4%) portandosi a fine 2022 a 12.781 con un calo di 1.173 unità. Il 2022 segna, per la prima volta, una crescita zero degli iscritti all’albo, dopo la leggera ripresa del biennio pandemico (2020 e 2021), in linea con il rallentamento della crescita in atto dal 2016”.
Come rilanciare la professione di commercialista?
Quali sono i punti di forza della categoria?
Qual è il rapporto fra la delega Afiscale e la figura del professionista qualificato?
Questo sono solo alcuni dei quesiti affrontati dalla Presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano Marcella Caradonna. Puoi leggere l’articolo completo clicca qui.