Quanto costa un commercialista? Il costo di un commercialista può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la sua esperienza, la zona geografica, la complessità delle tue esigenze fiscali e contabili, e il tipo di servizi di cui hai bisogno.
In genere, i commercialisti possono addebitare tariffe orarie o fissare un costo per progetto.
Le tariffe orarie dei commercialisti possono variare da circa €50 a €200 o più a seconda della zona e dell’esperienza del professionista.
Alcuni potrebbero addebitare tariffe più alte per servizi specializzati o consulenza strategica.
La scelta del commercialista fa sempre la differenza: sia che si tratti dell’apertura di una nuova attività, della dichiarazione dei redditi o della tenuta della contabilità.
Una ottima consulenza fa rispondere tempo e, in molti casi, denaro: non solo perché consente di ottimizzare la fiscalità, ma anche perché si evitano sanzioni e noie e pastoie burocratiche.
L’assistenza del consulente fiscale non è standardizzata, ma rispecchia le competenze del professionista: anche le tariffe, di conseguenza, non sono necessariamente allineate.
Quanto costa un commercialista per una ditta individuale?
Le tariffe del commercialista che segue una ditta individuale dipendono, anzitutto, dal volume d’affari e conseguentemente dal regime contabile applicato. Oltre un certo fatturato (diverso a seconda che la ditta operi nella prestazione di servizi o nella vendita di beni) l’impresa rientra nella contabilità ordinaria con obbligo di presentazione del bilancio di esercizio. Tra le competenze del commercialista, in questo caso, rientrerà anche il registro degli inventari.
Quanto costa un commercialista per una partita IVA?
Regime forfettario
Rispetto al regime di contabilità ordinaria, il regime forfettario è più agile da gestire ed economicamente vantaggioso: i costi del commercialista, infatti, non comprendono la tenuta della contabilità e le comunicazioni Iva. Per rientrare in questo tipo di inquadramento è necessario rispettare un tetto di fatturato annuo (65.000 euro) e una serie di requisiti aggiuntivi.
Regime ordinario
Chi non rientra nei requisiti menzionati dovrà sostenere costi più alti per il commercialista. Ricadrà infatti nel regime di contabilità semplificata, valido per le ditte che non superino la soglia di 400.000 euro – con riferimento alla vendita di servizi – o 700.000 euro per lo scambio di beni. Oltre questo volume d’affari si applica la contabilità ordinaria.
Quanto costa un commercialista per una SRL o SAS?
I costi del commercialista sono decisamente più elevati per le società. Una Spa o Srl o Sas può dover affrontare una spesa annua compresa fra i 2.000 e i 3.000 euro in su per la tenuta della contabilità e la gestione degli adempimenti obbligatori.
Vediamo insieme quanto prende un commercialista all’anno e quali sono i prezzi medi applicati per le varie prestazioni.
Quanto costa un commercialista? Da 400 euro fino a 2 – 3.000 euro e più all’anno.
Da cosa dipende il costo del commercialista? Volume d’affari e regime contabile.
Il regime forfettario conviene? Sì, la tassazione è agevolata e gli adempimenti ridotti.
Quanto costa la dichiarazione dei redditi dal commercialista? 300 – 800 euro.
Tariffario
I costi del commercialista, come abbiamo visto, sono decisamente variabili in base al tipo di attività.
Al di là dei costi medi non dobbiamo dimenticare che il fiscalista è libero di stabilire il tariffario sulla base delle proprie disponibilità e competenze.
Servizio Costo
Pratiche inizio attività e apertura partita Iva Da 300 euro
Dichiarazione Iva 150 – 550 euro
Dichiarazione dei redditi 300 – 800 euro
Intrastat 50 – 80 euro l’ora
Bilancio Da 500 euro
Invio F24 15 – 30 euro cadauno
Redazione business plan 80 – 150 euro l’ora
Pratiche di chiusura o variazione attività Da 100 euro
Rottamazione cartelle 100 – 500 euro
Ravvedimenti operosi 30 – 150 euro
I costi per progetto
Per quanto riguarda i costi per progetto, un commercialista potrebbe addebitare una tariffa fissa per servizi specifici come la preparazione della dichiarazione dei redditi personale o aziendale, la tenuta della contabilità aziendale, la consulenza fiscale, la pianificazione successoria, e così via.
È importante discutere direttamente con il commercialista, fornendo i dettagli sulle tue esigenze, in modo da ottenere preventivi precisi.
Tieni presente che, sebbene il costo sia importante, è altrettanto importante considerare l’esperienza, la reputazione e la qualità dei servizi offerti dal commercialista quando prendi una decisione.
La complessità delle operazioni
Il costo di un commercialista all’anno dipende anzitutto dal regime contabile e dal fatturato dell’impresa.
Il regime fiscale e il tipo di attività si ripercuotono sulle ore richieste al professionista per svolgere l’incarico, nonché sulle sue responsabilità.
Redigere un business plan o un bilancio di esercizio, come evidente, è più complesso che predisporre il pagamento degli F24 per una mini partita Iva con volumi di fatturato ridotti e inquadrata in regime forfettario.

La mole di scritture
Per valutare quanto costa un commercialista al mese bisogna considerare il numero e la natura delle operazioni da eseguire.
Oltre alla quantità e al volume delle fatture, andranno considerate tutte le altre incombenze, come la presentazione dei modelli Intrastat e altri adempimenti da eseguire con cadenza regolare.